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Come sceglierete la vostra Scuola di Psicoterapia?Non di rado sono gli incontri e gli eventi della vita che ci portano alla decisione. Sentiamo il parere di un amico, ci troviamo fra le mani un libro o un articolo, o magari è una conferenza, o perfino una frase sentita per caso. O invece un percorso di psicoterapia che stiamo seguendo. Una sequenza di tappe che, come una guida invisibile, ci indicano la strada. Ma altre volte non è così. C'è chi preferisce ragionarci sopra, informarsi, fare una scelta razionale. In Italia, però, ci sono centinaia di scuole di psicoterapia, e la scelta può non essere facile.È una decisione delicata, che darà forma e sostanza ai vostri anni futuri. In una Scuola si acquisiscono non solo le nozioni e le tecniche, ma anche un modo di pensare e di essere, si formano rapporti, si prepara la propria carriera. Nell'intero curriculum accademico di un'allieva o di un allievo è forse questa la svolta decisiva. I criteri della scelta sono di diverso tipo. Si opta per una Scuola perché è più geograficamente vicina. Un criterio di tutto rispetto, visto che gli spostamenti sono frequenti e non si vogliono passare troppe ore in viaggio. C'è anche il criterio economico e pratico: quanto costa, quanto impegno? Oppure si guarda al prestigio: si propende per l'istituzione che ha più rilevanza accademica e politica. Tutti questi sono fattori che è ragionevole tenere in considerazione. Ma mentre nel momento presente hanno un loro notevole peso, dopo, finiti i quattro anni di corso avranno abbastanza, poca o nessuna importanza. Ci sono altri due criteri di scelta, invece, che continueranno a formare la vostra vita e la vostra identità professionale per parecchi anni a venire. Il primo è quello dell'affinità. Con quale Scuola, con quale orientamento vi sentite più entrare in risonanza? Una scelta che si basi su questo criterio vi rende più facile la vita nei prossimi quattro anni di studio. Quattro anni in una Scuola in cui ci si sente estranei possono essere un cammino faticoso, forse sgradevole. L'ideale è sentirsi in una Scuola come a casa propria, dove le idee arrivano come scoperte, ma anche conferme di ciò che dentro di noi sentiamo più vero; una Scuola dove ci si sente supportati e seguiti come merita, e dove passo passo si costruisce la propria carriera. Gli anni di studio sono allora un periodo di espansione intellettuale, crescita personale e rapporti che nutrono l'anima. Il secondo criterio è la serietà e la credibilità dei docenti e dell'intero sistema. Una Scuola non deve essere solo una fabbrica di diplomi. Finiti i quattro anni vi sentirete preparati per entrare a pieno titolo nell'arena professionale? Disporrete di una rete di appoggio, di strumenti efficaci, di possibilità di collaborazione? Avrete un'impostazione solida e funzionale? E se voleste coadiuvare nella didattica, vi si aprirà questa possibilità? Difficile saperlo ora, ma qualche indicazione si può avere: dalla lettura delle pubblicazioni, dal frequentare presentazioni, dal visitare la Scuola e incontrare chi ci studia e chi ci insegna, dal far conoscenza con i diplomati dei vari indirizzi, dal passaparola. La decisione di quale Scuola seguire si inserisce in un momento molto particolare nella vita di una persona. Finita l'università, ci si trova in quell'età in cui si deve consolidare la propria indipendenza, si mette su famiglia, magari, o forse si vuole dare un impulso alla propria carriera nascente: pubblicare, partecipare a congressi, creare il proprio sito, trovare una collaborazione. Altre volte, invece, si arriva alla specializzazione dopo parecchi anni di lavoro, come a un ambito traguardo. In ogni caso, la decisione avviene in uno spazio già pieno di possibilità, ma anche di vincoli e di pressioni. Come spesso succede, il modo in cui scegliamo e quello che scegliamo, parla di noi, e forma ciò che noi stiamo diventando. SIPT: Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica Firenze: Via San Domenico, 14 - tel 055.570140 www.sipt.it |