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SPIE: Scuola di Psicoterapia Ipnotica Ericksoniana - Catania (Paternò)

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Scuola di Psicoterapia Ipnotica Ericksoniana

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I disturbi (o problemi) sentimentali nella terapia ericksoniana
di Salvatore Antonino Palumbo


Dott. Salvatore Antonino Palumbo
Direttore Api Accademia per la Psicoterapia Integrata e Spie Scuola di Psicoterapia Ipnotica Ericksoniana.

I disturbi (o problemi) sentimentali nella terapia ericksoniana

Molto spesso le persone non sanno come orientarsi quando si trovano ad affrontare problemi che riguardano le emozioni: i sentimenti, gli affetti e gli amori. Una cosa importante per cominciare a capire i sentimenti è il non dover utilizzare la logica cartesiana per interpretarli, ma semplicemente comprendere che le emozioni hanno una logica che è "meta", che va oltre la logica razionale ed il ragionamento.
Nella logica matematica, due più due fa sempre quattro, ma nella logica dei sentimenti, essi possono cambiare da un momento all'altro ed in qualsiasi persona.

Possiamo considerare l'andamento dei sentimenti, delle emozioni e degli stati d'animo dell'essere umano come una curva di Gauss dalla caratteristica forma a campana, in quanto, se noi li lasciamo liberi di esprimersi, essi nascono, crescono e muoiono. Lasciarli esprimere significa che, se la nostra personalità è abbastanza equilibrata, non tendiamo a pervertire i sentimenti, ma li lasciamo scorrere tranquillamente. Se ciò avviene e senza alcuna interferenza da parte nostra, essi da soli troverebbero il loro equilibrio.
Se vengo lasciato dalla mia compagna e non faccio nulla per interferire con il sentimento di perdita o di dolore, quel sentimento a poco a poco tenderà a sparire. E questo è uno dei problemi con i quali ognuno di noi si troverà ad avere a che fare almeno una volta nella propria vita. Se invece, nella personalità dell'individuo, sono presenti aspetti narcisistici di vendetta, di rancore, di rabbia, di rivendicazione o altri aspetti infantili non risolti (i cosiddetti sentimenti "parassiti" che agiscono come delle vere e proprie "sanguisughe"), essi incominceranno ad interferire con la normale evoluzione e/o risoluzione del sentimento di partenza.

In altri termini, i sentimenti "parassita" sopra descritti di possesso, proprietà, narcisismo, rabbia, vendetta, impediscono che il sentimento originario possa raggiungere il "plateau" (il punto più alto della curva) e poi cominciare a scendere e risolversi. Invece il sentimento sale e sale sempre di più perché si aggiungono la rabbia, il risentimento ed il rancore, venendo quindi plasmato, pervertito e trasformato. I comportamenti ed i pensieri della persona che in quel momento sta provando tutto ciò diventano pervertiti e strani, diventano sofferenza su sofferenza, dolore su dolore, diventano "meta-stati" che spingono l'individuo a chiedersi: "come mi sento con quel sentimento di amore che non è più vissuto come prima perché non ricambiato?". In queste condizioni il sentimento originario non raggiungerà mai il plateau oppure lo raggiungerà molto tardi, con tutta una serie di conseguenze sul piano psicologico che possono dare luogo ad una serie di disturbi, attacchi di panico, fobie, stati di dissociazione, di depressione, a situazioni di disforia o di distimia.
Quindi, quando si parla di disturbi sentimentali e non mentali, intendiamo parlare di come e quanto la distorsione del sentimento incide sulla normale evoluzione degli stati d'animo e delle emozioni, e quanto gli aspetti patologici della nostra personalità ci impediscono di porre fine ad un dramma interiore che tenderà ad avere sempre ad un'escalation negativa.

Nei casi di omicidi all'interno del nucleo familiare o nella coppia (che rappresentano il crogiuolo di sentimenti, di stati d'animo e di emozioni), c'è stata una distruzione dei sentimenti, dell'anima e delle passioni. Le caratteristiche della personalità che le prova purtroppo hanno pervertito il sentimento originario, quindi l'affettività diventa patologica perché la personalità è patologica, ed ecco che la gestione e la manifestazione degli affetti, delle carezze, dei sentimenti e quant'altro risulta distorta e pervertita. E se la persona che ha questi problemi ha un disturbo narcisistico di personalità, alcuni comportamenti possono sfociare in comportamenti anche gravi come pensieri paranoici e violenti.
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