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Intervista al Dott. Claudio Ghidoni: la Psicologia Individuale comparata di Adler e il ruolo del terapeuta

Intervista al Dott. Claudio Ghidoni: la Psicologia Individuale comparata di Adler e il ruolo del terapeuta
di Redazione

Dott. Claudio Ghidoni
Direttore e Rappresentante legale.
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista, Didatta e Vice Presidente della Società Italiana di Psicologia Individuale (S.I.P.I)

Intervista al Dott. Claudio Ghidoni: la Psicologia Individuale comparata di Adler e il ruolo del terapeuta

1. Dr. Claudio Ghidoni, potrebbe illustrarci quali sono le caratteristiche peculiari della Psicologia Individuale comparata di Alfred Adler?
Ha un orientamento psicodinamico che si caratterizza nella clinica come psicoterapia relazionale e finalistica. Un sistema aperto al confronto con le scienze neurologiche, sociali e culturali nella visione olistica dell'unità fra la mente e il corpo inscindibile dal suo contesto ambientale e di comunità.
2. La competenza e la conoscenza delle tecniche sono due aspetti fondamentali, ma non sono tutto: un terapeuta adleriano quali principi deve seguire?
Responsabilità e etica professionale per stimolare nel paziente le potenzialità innate creative e sociali. Il Sé creativo del paziente incontra quello del terapeuta e insieme costituiscono la base della terapia. La creatività è un fattore imprescindibile per il futuro terapeuta, pertanto la Psicoterapia adleriana ha come presupposto la creazione di una "coppia artistica".
3. Quali sono gli errori che un giovane terapeuta rischia maggiormente di correre all'inizio della sua attività clinica?
Proporsi come tecnico/esperto anziché attendere il formarsi della relazione con il paziente; incorrere in interpretazioni, spesso precipitose e forzate, che per quanto possano risultare rassicuranti, rischiano di impedire la conoscenza, nel profondo, del paziente oltre a limitare l'elasticità mentale e la creatività del terapeuta a scapito della relazione. È fondamentale lasciare sempre la porta aperta al dubbio e sapere sostare nell'incertezza.
4. Quali sono gli ambiti di intervento nei quali la preparazione del professionista formatosi presso L'Istituto Alfred Adler può risultare maggiormente efficace?
Interventi sul singolo, sulla coppia e sul gruppo, coprono l'intero ciclo di vita: età evolutiva, adolescenza, età adulta, anziano. Vengono trattate le problematiche legate alla cronicità e attraverso specifici laboratori esperienziali, formativi e di socialità sui Sogni, sui Primi Ricordi, sulla Psicodiagnosi, sull'Etnopsichiatria e sul Role playing di sedute terapeutiche, la formazione teorica, sapere, incontra quella pratica, saper fare.
5. Dr. Ghidoni, quali sono le sfide che il terapeuta del XXI secolo deve affrontare?
Essere personalmente e professionalmente attento allo sviluppo dell'umano in una società protesa al continuo e rapido cambiamento. Temi centrali sono la cooperazione, la condivisione e la com-partecipazione emotiva dell'uomo con i propri simili per la sopravvivenza e l'avanzamento dell'umanità in termini evolutivi.
6. Se dovesse riassumere in tre righe le caratteristiche del terapeuta adleriano a quali aspetti darebbe maggior importanza ?
Flessibilità mentale, curiosità, etica nella ricerca e nella formazione continua ma anche capacità di testimoniare e credere nelle potenzialità creative dell'uomo, che trovano la realizzazione in uno spiccato senso di comunità come qualifica di un senso del vivere con gli altri.
Intervista realizzata dalla
Redazione del Centro HT


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